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Nuovi ATM Self Serv: come ottimizzare la gestione dei flussi di cash in/out

Nuovi ATM Self Serv: come ottimizzare la gestione dei flussi di cash in/out

Un meccanismo che semplifica il self service bancario, ma che rende estremamente articolata la gestione da parte del back office di filiale: cos'è l'ATM Cash Recycling e quali strumenti possono usare le banche per semplificarne il tracciamento e la contabilizzazione?

In un mondo sempre più orientato all'automazione dei processi, anche gli sportelli bancomat e le loro tecnologie si stanno indirizzando verso il potenziamento delle esperienze self service. Gli ATM evoluti sono infatti dotati di doppia funzionalità di versamento ed erogazione e si basano sul meccanismo di ricircolo di contante.

L'utilizzo di questi dispositivi rende i consumatori autonomi nello svolgere numerose operazioni di versamento, alleggerendo la cassa e il front office di filiale. Tuttavia, il ricircolo delle banconote e l'elaborazione delle movimentazioni di cash in e cash out trasforma la relativa quadratura contabile in un'operazione notevolmente complessa e dispendiosa per il back office.

Prima di approfondire come le tecnologie software possono ottimizzare i controlli e la contabilità delle banconote erogate, versate e ricircolate, vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche e il funzionamento dei nuovi dispositivi ATM basati sul meccanismo di Cash Recycling.

Le macchine Self Serv sono in grado di accettare, verificare, selezionare e depositare automaticamente le banconote, consentendo così il ricircolo interno, per rendere disponibili i tagli corretti per la successiva erogazione (cash out).

Nuovi ATM Self Serv: come ottimizzare la gestione dei flussi di cash in/out ATM CASH RECYCLING PROCESS

 

Come mostrato nell'infografica, il processo può essere descritto come un ciclo suddiviso in fasi:

  1. Cash in e accettazione del contante
    Quando un utente fa un versamento, il sistema di accettazione del contante verifica la validità delle banconote e le accetta nel cassetto di deposito.

  2. Verifica e selezione delle banconote
    Il sistema utilizza tecnologie avanzate per verificare l'autenticità delle banconote e selezionarne il taglio (solo i tagli da 10, 20 e 50 € sono ricircolabili).

  3. Ricircolo o Cash Recycling
    Le banconote selezionate vengono immagazzinate in un modulo di ricircolo all'interno dell'ATM. Questo modulo può essere utilizzato per erogare denaro contante a utenti successivi.

  4. Erogazione di contante (cash out)
    Quando l'utente desidera prelevare contante, l'ATM utilizza il contante precedentemente depositato, anche attraverso il sistema di Cash Recycling.

Le diverse e complesse movimentazioni fisiche di banconote prodotte dagli ATM con ricircolo comportano la necessità di registrare l'impatto contabile generato. Senza una registrazione puntuale, diviene estremamente complicata la verifica della materialità a fine ciclo. La strumentazione software diventa quindi fondamentale nel supportare la banca in queste delicate operazioni.

RCM: un software nato per la gestione contabile del Cash Recycling

Come appena visto, il tracciamento e la contabilizzazione del ricircolo di banconote nella rete ATM di filiale e self remoto possono rivelarsi operazioni dispendiose per il back office degli istituti bancari, sia in termini di costi, che di tempi, rischi ed errori.

L'evoluzione del self service bancario, con dispositivi ATM sempre più evoluti tecnologicamente, necessita quindi del supporto di una controparte applicativa in grado di soddisfare le esigenze contabili delle banche, ottimizzando i processi e abbattendo i costi.

Un software come RCM (Recycling Cash Management) garantisce alla banca una visione globale sui flussi di cash in e cash out, il conteggio delle banconote per tipologia e taglio, la verifica delle banconote logore o anomale, oltre al controllo sulle operazioni di sovvenzione eseguite dai CIT e dal personale di filiale.

Inoltre, RCM diventa uno strumento indispensabile per la gestione contabile: consente di accentrare le funzioni operative di Cassa Centrale, con acquisizione del movimentato giornaliero di tutti i flussi di contante - inclusi quelli di ricircolo interni - e delle giacenze residue.

I vantaggi per la banca sono notevoli e vanno dalla riduzione della necessità di conteggi alla riduzione dei costi operativi previsti per i CIT; il software permette infatti di razionalizzare e ridurre la necessità di sovvenzioni e di ritiro del versato. Inoltre, utilizzando la tecnologia RCM, la filiale ottiene una riduzione dell'effort operativo delle risorse impiegate nel cash management e, conseguentemente, del rischio di errore durante le verifiche manuali.

Gli istituti bancari che si sono affidati a CST per la gestione dell'ATM Cash Recycling hanno registrato una sensibile riduzione dei rischi sulla movimentazione del contante e un notevole risparmio in termini di:

  • Costi del trasporto valori (tra il 43% e il 54%)
  • Costi di contazione (tra il 79% e il 94%)
  • Costi del personale addetto (oltre l'82%)

 

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